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LA "E-SATIRA" E I SITI DEI PARTITI ITALIANI
La campagna elettorale italiana è stata oggetto di
due relazioni, una sulla satira on-line e un'altra
sull'uso di Internet da parte dei partiti politici. Anne
Marijnen, ricercatrice all'università di Parigi VIII,
che ha soggiornato a lungo in Italia, vede nella
"e-satira" una delle caratteristiche della politica
elettorale nostrana in Rete, insieme all'apparizione dei
portali politici e il restyling dei siti di alcuni dei
maggiori partiti italiani (recentemente Forza Italia,
Alleanza nazionale, il Movimento Sociale e, nell'autunno
2000, i Democratici di sinistra).
Relativamente alla satira, il fenomeno è esploso alla
metà dell'ottobre scorso, quando l'attivista Mark
Bernardini ha pubblicato sul suo sito personale una
prima raccolta di manifesti di Berlusconi "taroccati"
sotto forma di banner. Il 25 ottobre il sito di Forza
Italia ha poi lanciato il suo "concorso" promettendo di
premiare l'alterazione riuscita meglio (il concorso si è
ufficialmente chiuso il 14 marzo, ma non è ancora stato
proclamato il banner vincitore, fra gli oltre 200
ricevuti). La satira on-line è diventata una vera e
propria arma di contro-comunicazione ed è stata oggetto
di "appropriazione" da parte di portali, siti
specializzati e, non ultimi, degli stessi partiti e
movimenti politici (non solo a sinistra, ma anche a
destra, con la creazione di banner satirici contro
Rutelli). Le strategie comunicative di questi banner
possono ricondursi a tre categorie: alterazione dei
testi, morphing e fotomontaggi, parodie di
pubblicità famose.
Per quanto mi riguarda, invitato al convegno come
relatore, ho allargato il quadro sulle strategie di
comunicazione politica on-line in Italia presentando
un'analisi linguistica dei siti dei partiti politici
italiani. Dalla essa emerge che i siti di partiti e
movimenti politici in Rete tendono ad assolvere a
quattro funzioni comunicative: l'informazione, la
presentazione istituzionale del partito e della sua
organizzazione, il contatto fra utenti e politici al di
fuori del Web e, infine, l'interazione sotto forma di
comunità virtuale e di coinvolgimento dei visitatori
nella produzione di contenuti dei siti. Esempi tipici di
queste strategie di comunicazione sono i siti dei
Democratici di sinistra (portale informativo), dei
Democratici (presentazione istituzionale), del Ccd,
(enfatizzazione delle funzioni di contatto) e dei
Radicali (l'esempio più avanzato di sito-comunità).
Molti siti tendono poi a "ibridare" queste funzioni,
come quello di Forza Italia - che si colloca a metà
strada fra il sito istituzionale e quello comunità
grazie ad alcune originali funzionalità interattive - e
quello di Alleanza nazionale, in cui convivono sullo
stesso piano le funzioni del portale informativo e,
ancora, quelle del sito istituzionale. Dall'analisi
emergono altri due aspetti: molti dei siti analizzati
sono poco utilizzabili, rispecchiando nella
strutturazione dell'informazione più l'organizzazione
interna del partito che i bisogni informativi del
pubblico. Si tratta di un problema non da poco perché
rischia di tenere lontani molti utenti dall'uso del
sito. Infine, c'è una sorta di scarto fra il discorso
politico dentro e fuori la Rete. I siti dei partiti sono
scarsamente usati come strumento per proporre e
sostenere un'agenda e tendono a seguire, da lontano, gli
avvenimenti politici di attualità. Basti pensare che a
gennaio scorso nessun sito presentava ancora una sezione
elettorale per le prossimi elezioni politiche. Il
panorama, comunque, sta rapidamente cambiando e sarà
sicuramente influenzato dal modo in cui i singoli
candidati useranno la Rete.
Mattia Miani
Link utili: I Democratici di
sinistra I
Democratici Il Ccd Alleanza
nazionale Forza
Italia Quando penso
a... Berlusca stop
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